martedì 25 marzo 2014

Perdere il treno

Sfolgorante cielo sopra di me
camminando
mendicando
(Santoka 1882-1940)



La notizia, l'avrete già letta in giro, è che l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, si è detto pronto a lasciare il vertice delle FS se il governo Renzi taglierà il suo stipendio (850mila euro l'anno contro i 239.181 euro, al lordo delle tasse, che percepisce il Presidente della Repubblica. L'indennità è fissata da una legge che prevede ogni anno l'adeguamento automatico all'inflazione, ma dal 2010 Napolitano ha rinunciato a quest'aumento.Leggi QUI).

Lesta e dispettosa, affido il commento al più diseredato dei poeti zen che frequento in questo blog, il più solo e povero, colui che aveva sbagliato tante volte e che ha perso molti treni in vita sua: il mio amatissimo Taneda Santoka.
Senza quiete, camminava per chilometri e chilometri su e giù per il Giappone consumando i suoi tabi , i leggeri sandali in paglia dei monaci. Santoka viveva di elemosine e dormiva dove capitava. Al massimo si faceva un cicchetto di sakè per riprendersi dalla fatica. Osservatore delle piccole cose quotidiane come foglie, grilli, un pugno di riso, una mosca, una pozzanghera, le annotava in forma di haiku sul suo diario. 
Nel suo cammino esistenziale Santoka ci ha lasciato versi toccanti, trasparenti e universali.

Cosa lascerà Moretti alle Ferrovie dello Stato? Per saperlo basta prendere un treno. 


(Foto di Santoka. Non di Moretti)


Qualche notizia in più sulla vita di Santoka -vale la pena!- QUI e ANCHE QUI. Nel blog, i suoi haiku e altro su di lui basta cercarli con la tag "Santoka". 

Scoprirete un mondo, vi avviso...

Nessun commento:

Posta un commento