lunedì 23 giugno 2014

Buon lunedì estivo!

Lucciole ovunque
rieccomi
nel mio villaggio natale.
(Santoka 1882-1940)

Sul pianeta Terra si stima esistano cinque milioni seicentomila specie di insetti. Oggi, primo lunedì estivo, parleremo allora di lucciole. Le ho viste l'altra notte, in una campagna vicino Roma, al ritorno di una festa di compleanno.

Vi va di rileggere l'haiku di Santoka, alla luce...delle lucciole? 
Stanco dopo tanto camminare, l'inquieto monaco vede il suo villaggio natale, luogo caro ma ostile, che ha lasciato per i suoi pellegrinaggi esistenziali durati più di dieci anni. Conoscendo la complicata biografia di Santoka non è un caso, per me, che l'immagine "villaggio natale", collocata nel terzo ku, sia il kireji (leggi QUI) ovvero il luogo poetico di ribaltamento e sorpresa 
È una serata tiepida, estiva. Tutto intorno i puntini luminosi e intermittenti delle lucciole. Lo immagino un po' brillo appoggiato al bastone, con i tabi infangati, il cappello di bambù (kasa) dietro la schiena, la sacca delle elemosine ai piedi, la fiaschetta del saké vuota. 
Stanchezza, attesa, silenzio, sorpresa, spaesamento, eccitazione...

Tornando alle nostre piccole lucciole, il kigo (leggi QUI) scelto dal poeta per questi tre versi, vero e proprio perno della composizione, aprono, per i lettori, l'immensa porta del cosmo. 
Ed è una gran bella sensazione. 
La settimana la apriamo anche con le polemiche sul garantire o meno l'immunità ai senatori ((link notizia qui) . Allora aggiungo un haiku, sempre con gli insetti di mezzo, meno romantico ma d'effetto:

Le zanzare!
Sono venute a cibarsi del sangue
del dormiente?
(Issa 1762-1826)


 (et voilá)


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