giovedì 30 gennaio 2014

Baci

Non un ostello dove dormire
la luna
indica la via
(Santōka 1882-1940)

Due che si baciano mi attirano sempre. Sono a Trastevere, di fronte la pizzeria Ivo, lei è di spalle, lui le stringe le guance tra le mani e le accarezza la testa mezza calva. 
Tossici, alcolizzati, senza casa, drop-out, invisibili, barboni. 
Sacchetti pieni di roba e due bottiglie ai loro piedi, si scambiano tenerezze. 
Tra i baci, si farfugliano qualcosa e si sorridono. 
“Lucaaa! Ecco, prendi!” Mi giro, è il cameriere che gli sta tirando un pacchetto di carta stagnola.  Lui lo acchiappa al volo, lei si aggiusta il cappello.
Si scelgono due  panchine di pietra libere e vicine, le "apparecchiano". I cartoni, i sacchetti di plastica gonfi di roba per terra, e loro due a cavallo di una delle due con la lasagna in mezzo, fumante.
Allora, esiste una possibilità.

(eccoli)




3 commenti:

  1. Che bello, Susanna, poterti leggere... Devo ringraziare Loredana Lipperini, che ha segnalato il tuo blog su Facebook.
    Per ora ho letto solo questo post, che trovo molto bello, poetico e delicato. Ma recupererò anche gli altri e da oggi comincio a seguirti. Buona giornata, in bocca al lupo per questa iniziativa e un abbraccio.
    Milvia

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    1. Ciao! Che bello! Grazie del supporto e aspetto commenti...
      PS sono ancora un po' negata con la tecnologia ;)

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  2. Sai che lo avevo sicuramente letto (me lo ricordo perfettamente) senza sapere che fossi tu? Silvia

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